“Domani”, un film per il futuro

Uno stimolante road movie alla ricerca di soluzioni sostenibili per il mondo che verrà. Si tratta del documentario di Cyril Dion e Mélanie Laurent che esce nelle sale il 6 ottobre.

Ci sono film che ci trasportano con forza nei territori dell’immaginario e grazie ad essi ci ritroviamo, quasi inconsciamente, a vivere accanto a eroi e a impegnarci per affermare mondi migliori. Ci spingono al cambiamento. Molto più raro che siano dei documentari ad avere questo potere. E’ il caso però di Domani dei registi Cyril Dion e Mélanie Laurent (conosciuta al grande pubblico per il suo ruolo dell’eroina francese in Bastardi senza gloria), che con un viaggio attraverso l’Europa, gli Stati Uniti, l’India e Rèunion ci propone una nuova visione del mondo dove tutto è collegato.

Il documentario, vincitore del Premio César per il miglior documentario francese nel 2016, campione d’incassi con oltre due milioni di spettatori, è uno stimolante road movie alla ricerca di soluzioni che possano rendere più felice e giusto il nostro “domani” rispetto a un futuro che la scienza e i media descrivono in maniera sempre più allarmante e disastrosa. “Domani” diventa così un esempio di come il cinema possa dare un contributo contro la crisi ecologica e sociale del nostro tempo. Non più solo raccontare e denunciare ma segnalare e proporre ciò che di positivo si sta realizzando nel mondo in tutti i settori.

Si parte dall’agricoltura, con gli esempi della permacultura e dell’agroecologia, per giungere all’energia con le rinnovabili, dall’economia con le monete complementari e i movimenti di Transizione all’educazione e alla politica. Si dipana così un percorso che, grazie al recupero dei valori locali, individua l’insostituibile ruolo delle comunità in un cammino di riconquista degli equilibri e della sostenibilità.

Comunità che agiscono e invitano all’azione.

    Condividi: